L’associazione “Libera” incontra gli studenti dell’Argoli

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Come riutilizzare i beni sequestrati alla mafia? Lo hanno spiegato ieri mattina agli studenti dell’Istituto tecnico per il turismo “Andrea Argoli” di Tagliacozzo i responsabili della sezione marsicana associazione «Libera».  L’incontro dal titolo «La mafia e l’utilizzo dei beni confiscati», che si è tenuto nell’aula magna dell’Istituto alla presenza dei ragazzi e dei docenti, ha permesso agli studenti di conoscere cosa accade quando una struttura viene sequestrata alle associazioni mafiose e come questa può essere riutilizzata. A parlare ai ragazzi sono state Cristina Iovenitti ed Elettra Di Cristofano, assessore comunale di Scurcola Marsicana che sta seguendo personalmente il progetto dello stabile della frazione di Cappelle dei Marsi sequestrato al presunto cassiere della Banda della Magliana, Enrico Nicoletti, e ora consegnato all’amministrazione comunale.  Durante il dibattito, che si inserisce nell’ambito del progetto «Educazione alla Legalità», di cui è referente la professoressa Claudia Sansone, il dirigente scolastico, Domenico Amicucci, e le due relatrici hanno voluto sensibilizzare soprattutto gli studenti con vari esempi di strutture confiscate diventate oggi sedi di associazioni, di attività ricreative, ma anche di aziende agricole e allevamenti. L’associazione «Libera», fondata da don Luigi Ciotti per combattere il dilagare delle mafie in Italia, opera da anni per fare in modo che i beni della mafia possano essere messi a disposizione della collettività.  Durante l’incontro, gli alunni hanno potuto conoscere anche alcuni episodi legati a «terremotopoli», in riferimento al terremoto dell’Irpinia, usati dai responsabili di «Libera Marsica» per spiegare come le infiltrazioni mafiose riescano ad arrivare in ogni parte d’Italia e ad entrare in qualsiasi tipo di meccanismo.  Le relatrici poi si sono soffermate a lungo anche su altre tematiche sulle quali si batte l’associazione come la collusione, la corruzione, la mancata vigilanza e l’ecomafia. (p.g.)

Da “Il Centro” del 20/03/2012

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